Schiena, istruzioni per l'uso
27 Maggio 2015 - Schiena
Cari genitori, questo piccolo opuscolo nasce dalla voglia di promuovere comportamenti e stili di vita corretti e fornire informazioni utili nella prevenzione di disfunzioni della colonna vertebrale dei nostri ragazzi. I consigli contenuti nell'opuscolo vanno intesi come semplici suggerimenti di comportamento preventivo e non sostituiscono l'approccio clinico diretto.
CENNI SULLA CRESCITA E SULLA POSTURA
L'età evolutiva viene considerata la fase più delicata della vita dell'uomo per le molte trasformazioni che essa comporta, sotto il profilo dello sviluppo fisico e psicologico.
La postura, nello specifico, subisce alterazioni importanti soprattutto nell'età compresa tra i 10 e 15 anni, periodo nel quale si ha un aumento staturale significativo rispetto a quello ponderale e tutto ciò coincide con il delicato periodo pre-puberale e adolescenziale del soggetto.
In questo periodo lo troveremo impacciato, goffo e maldestro, in una parola "sgraziato".
Per il giovane, gestire il proprio corpo diventa difficile, l'immagine che egli ha di sé è "illusoria" poiché è in continua trasformazione.
I sistemi automatici di controllo della motricità, prevalentemente quelli che governano l'attività posturale, entrano in crisi a causa delle continue modificazioni che avvengono nei vari segmenti corporei in accrescimento e di conseguenza questi automatismi devono essere continuamente rivisti e rielaborati.
IL MAL DI SCHIENA
Nei ragazzi in età scolare il mal di schiena è pari a circa il 33% , del tutto paragonabile a quello che si riscontra nella popolazione adulta.
Per quanto riguarda i fattori di rischio, uno dei possibili determinanti potrebbe essere la postura seduta scorretta mantenuta per un lungo periodo : a scuola, al computer, ai videogiochi, in poltrona davanti alla tv.
Anche il trasporto giornaliero di carichi relativamente pesanti può essere causa di lombalgia. Uno zainetto scolastico non è in grado da solo di causare alterazioni della colonna vertebrale, come ad esempio la scoliosi; resta tuttavia il fatto che, se si deve portare sulle spalle uno zainetto pesante per lunghi tragitti, ciò può condurre a soffrire di mal di schiena, soprattutto se il fisico non è allenato.
Per risolvere velocemente la sintomatologia sarà sufficiente correggere le posizioni sbagliate attraverso nozioni di ergonomia e backschool e avere un buon tono muscolare.
LA SCOLIOSI
Per scoliosi s'intende una deformazione tridimensionale (cioè in tutti e tre i piani dello spazio) della colonna vertebrale: le vertebre si inclinano di lato, ruotano su se stesse e le curve della schiena che si vedono di profilo tendono ad appiattirsi. La scoliosi più diffusa (80% dei casi) è la “idiopatica”; si tratta di una scoliosi che colpisce i giovani nel periodo in cui la colonna vertebrale è in accrescimento. Individuare precocemente la scoliosi può ridurre il suo progressivo peggioramento. Per questo consigliamo di far controllare annualmente dal pediatra la colonna dei nostri figli. E' importante che anche i genitori sappiano osservare e controllino periodicamente la loro postura, specie nei periodi di crescita più pericolosi per l'evolutività della scoliosi (nelle femmine, nel periodo del menarca, nei maschi, nel periodo del cambio della voce). Proporremo dei semplici test, efficaci per osservare la schiena dei nostri figli e cogliere eventuali “campanelli d'allarme” da riportare al pediatra e/o al medico specialista.
La prima semplice operazione è quella di guardare la schiena alla ricerca di asimmetrie, focalizzando l'attenzione su qualche punto preciso:
-
Asimmetria delle spalle, una è più alta dell'altra;
-
Alterazione della forma del torace con eccessiva sporgenza delle costole da un lato;
-
Asimmetria dei due triangoli della taglia (lo spazio formato dal profilo del fianco e da quello del lato interno del braccio rilassato al lato del corpo) ;
- Asimmetria del bacino, uno dei due lati è più alto.
Dopodichè si effettua il Bending Test o Test di Adams esaminando il ragazzo senza maglietta e a piedi scalzi. Mantenendo le ginocchia dritte lo si fa flettere in avanti con le braccia rilassate e le mani unite. Se si evidenzia un gibbo, vale a dire una sporgenza sulla schiena a destra o a sinistra della colonna vertebrale, si può sospettare la presenza di una scoliosi.
La scoliosi idiopatica ha delle caratteristiche genetiche; il rischio di avere una scoliosi è del 30% se portatore è un genitore, del 50% se sono scoliotici padre e madre. E' quindi estremamente importante che un genitore scoliotico faccia controllare i propri figli nel corso della crescita, in modo particolare all'inizio della pubertà. Altro carattere distintivo è la distribuzione nel sesso: le scoliosi evolutive statisticamente colpiscono le femmine con un rapporto di 7 a 1.
ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO
Un conto è la scoliosi intesa come deformazione strutturale permanente della colonna vertebrale, che si evidenzia in modo chiaro attraverso l'esame radiografico, un altro è l' atteggiamento scoliotico, paramorfismo, che si riferisce semplicemente a un atteggiamento viziato che, pur determinando una deviazione laterale della colonna, non comporta alcuna deformazione permanente e può essere semplicemente corretta attraverso la rieducazione posturale.
Le cause di questo atteggiamento possono essere diverse e riconducibili, in prima istanza, alla mancanza di adeguata attività motoria o al mantenimento di posizioni scorrette troppo a lungo.
IL DORSO CURVO
La colonna vertebrale, sul piano sagittale, presenta tre curve che, dall'alto verso il basso, sono la lordosi cervicale a convessità anteriore, la cifosi dorsale a convessità posteriore e la lordosi lombare a convessità anteriore. Queste curve servono a rendere elastica la colonna e ad assorbire e contrastare la forza di gravità.
Il dorso curvo (o ipercifosi) si ha quando la curvatura della colonna dorsale si accentua e supera il limite fisiologico. La presenza del dorso curvo produce un'alterazione della postura del corpo perciò spesso si associano accentuazione della lordosi cervicale e di quella lombare, capo anteposto, spalle anteriorizzate e scapole alate.
Il dorso curvo posturale è dovuto ad abitudini e posture scorrette, quasi sempre associato all'abito astenico e ad ipotonia muscolare generalizzata.
Si tratta di un atteggiamento reversibile. E' ben correggibile se diagnosticato e trattato precocemente ed in modo adeguato, per impedire l'instaurarsi di modificazioni scheletriche.
Il dorso curvo osteocondrosico, chiamato anche “dorso curvo giovanile” o malattia di Scheurmann , è dovuto a turbe di crescita delle cartilagini delle vertebre. Questa affezione colpisce prevalentemente il sesso maschile. L'evoluzione inizia intorno ai 12 – 13 anni e termina verso la fine della crescita vertebrale. La scoperta di questa patologia spesso è dovuta al dolore vertebrale a livello dorsale che ne accompagna l'insorgenza. La curva ipercifotica se non trattata si struttura, diventa rigida e la deformazione irreversibile. Soltanto la diagnosi precoce ed il trattamento adeguato, prolungato fino al termine della crescita vertebrale, possono impedire che l'ipercifosi evolva verso forme severe.
GINNASTICA POSTURALE
E' la ginnastica che si occupa dei disequilibri della colonna vertebrale in età giovanile che, in gergo medico, sono classificati come paramorfismi se si tratta di atteggiamenti funzionali scorretti, o dismorfismi se hanno, oltre alle funzioni alterate, un danno a livello strutturale.
Le terapie utilizzate nel trattamento dei dismorfismi dipendono dalla gravità della patologia e soprattutto dalla loro evolutività.
Le terapie possono variare a seconda della gravità: ginnastica posturale, tutore ortopedico, trattamento chirurgico nei casi più gravi.
La ginnastica posturale, è utile solo se ben indicata, controllata e attuata altrimenti non solo è vana, ma può essere anche dannosa.
Non si tratta di una semplice rieducazione muscolare, ma deve coinvolgere interamente la psicomotricità del soggetto che, spesso, non ha dentro di sé l'esatta nozione di come è fuori.
La rappresentazione di una attitudine viziata crea alla lunga uno schema motorio errato che il soggetto ritiene normale.
Quindi, l'obiettivo principale è la presa di coscienza del proprio difetto per poi intervenire con tecniche di rieducazione posturale, di mobilizzazione, di rinforzo muscolare, di integrazione neuromotoria, di stabilizzazione, di ergonomia e backschool.